Fra il possibile arrivo di Balotelli e il vicino arrivo (da avversario) di Cristiano Ronaldo, e tutto il fascino ma anche gli eccessi della ritrovata serie A, mi è venuta voglia di riprendere in mano il libro che Massimo Zanoni (docente, sportivo e politico ma soprattutto tifoso crociato dalla storica memoria) ha dedicato tre anni fa alle emozioni, alle trasferte e spesso alle sofferenze di quando i crociati veleggiavano più spesso fra serie C e D, e già la B appariva un sogno.
Già la prefazione, per chi ha la mia età, è una chicca perchè porta la firma di Orazio Rancati (da Morbegno), che pur avendo militato appunto in un Parma di D e C è stato uno dei giocatori di più limpida classe nella storia del Parma, anche se poi gli anni della serie A hanno arricchito la galleria con campioni di livello internazionale. Zannoni racconta (e i tifosi di oggi schizzinosi e un po’ viziati da tanti anni di A dovrebbero leggere) storie dal sapore datato ma genuino. Quando Milan e Inter le si vedevano solo in amichevole e il tifo “contro” che avrebbe poi partorito degli squallidi “Devi morire” arrivava al massimo ad un dialettale e rimato “Altafè lävot i pè” contro il brasiliano del Milan Altafini…
Ci sono tanti episodi divertenti, come l’arrivo dei tifosi napoletani che nell’invasione della città per la gara che avrebbe dato loro la promozione in A (1965) avevano al seguito un falso Canè (attaccante partenopeo) che si era dipinto di nero dietro compenso di 50mila lire. Ci sono personaggi apparentemente “minori ” , ovvero non campioni famosi, che però hanno lasciato un posto nella storia e nel cuore del tifo crociato: come il portiere Gianni Uccelli o come Ideo Bertozzi che un anno vinse il referendum fra i tifosi quale miglior giocatore crociato. E poi ci sono i derby col San Secondo del 1969, i giornalini da stadio, i due spareggi-promozione di Vicenza, l’immagine di un ragazzo in Cina con la maglietta gialloblù di Sensini. Ma questa è già la storia di un altro Parma, anche se oggi quella storia si è ricongiunta (dopo tante gioie e tante nuove sofferenze) a quella maglia crociata che è nel cuore di Zanoni e di tanti di noi.
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