Sabato sera d’estate, quasi mezzanotte. Il traffico della Massese corre via sempre troppo veloce (e se giustamente ci lamentiamo dei mancati interventi per Genova, non è altrettanto assurdo che si possa ancora correre senza che nulla sia stato fatto dopo la morte di un ragazzo 17enne più di un anno e mezzo fa?). Ma se ci si ripara nella strada interna che porta alla piazza di Torrechiara, tutto si fa silenzio. E magìa…
Il castello visto e rivisto mille volte sembra sospeso nel buio, illuminato dalle sue luci e da una luna che spostandosi gli si avvicina fino ad entrare nell’inquadratura. E perfino con un semplice telefonino si può dare una piccola idea di questa magìa. Ma quando poi condivido questa immagine sui social, ecco che accanto alla corale partecipazione a questa grande bellezza, una sentinella di Torrechiara, Agata Cleri, mi dice questo: “Aiutaci a farlo riaprire al pomeriggio, Gabriele. Anche ieri diverse persone sono arrivate da lontano per trovare il portone chiuso “. E leggo in un altro post che si trattava anche di francesi.
Cioè, fatemi capire: abbiamo una meraviglia capace di smuovere turisti dall’estero e glielo facciamo trovare chiuso? In un pomeriggio di fine settimana d’estate quando più le persone sono in giro in vacanza? E’ questo il territorio che si vuol fare ammirare come Capitale della Cultura 2020?
Capisco i problemi di finanza e di risorse. Ma mi chiedo perchè non sia possibile per questo straordinario Castello un’operazione di marketing (anche culturale) come quello che più prosaicamente vedo realizzare con grande efficacia all’Outlet di Fidenza, dove quotidianamente sbarcano da Milano pullman di turisti con gli occhi a mandorla o con accento russo.
Torrechiara è a due passi dal regno del Prosciutto. Non siamo in grado di investire nel Castello per poi proporre ai turisti una visita culturale seguita da degustazioni (e si spera acquisti) dei nostri salumi nella vicinissima Langhirano? E poi, volendo, con ritorno da quell’altra meraviglia che è la non distantissima Magnani Rocca?
Io non mi intendo di conti e di imprenditoria. Ma uno spettacolo che ti incanta e ti obbliga a fermarti ad ammirarlo (per la millesima volta) anche a mezzanotte è una meraviglia di cui abbiamo il privilegio e di cui non possiamo chiudere le porte: almeno fino a mezzanotte!
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