Il fotogramma parla da solo. E prima ancora di parlare dei due protagonisti, basta guardare l’espressione eloquente di Giorgio Pagliari: del quale si potrà dire tanto (anch’io non gli ho risparmiato critiche), ma certo non metterne in discussione la serietà e l’impegno con i quali ha assolto il suo incarico da senatore negli anni scorsi. E l’espressione di Pagliari era anche la mia:
nel’assistere alla prima puntata di Parma Europa sulla nuova 12 Tv Parma mi sono chiesto che cosa può dare a Parma un così palese ed esibito contrasto fra i rappresentanti dell’istituzione comunale e la pattuglia dei parlamentari, come quello simboleggiato dai “dialoghi” di ieri sera tra Federico Pizzarotti e Laura Cavandoli.
Ne abbiamo già parlato: d’accordo per le idee diverse (anzi: guai se non esistessero!), d’accordo per il perenne clima da campagna elettorale del nostro Paese (l’anno prossimo sfida epocale sulla ex Regione rossa). Però poi ci deve essere un “time out”: ci devono essere argomenti e sedi su cui si mettono da parte differenze e polemiche e ci si siede insieme per capire come, ognuno nel proprio ruolo, sindaco e parlamentari possano fare cose utili per Parma. Specie su temi, come la sicurezza, che coinvolgono e interessano tanta parte della cittadinanza.
Le interruzioni tv e le battutine da social ormai hanno stufato (ricordate la bassissima partecipazione al voto comunale del 2017…). E se qualche schermaglia dialettica ci sta, anche perchè sia Pizzarotti (sindaco/portavoce di Italia in Comune) sia la Cavandoli (consigliera comunale/deputata) hanno in questo momento una doppia veste, alla fine la Politica deve essere anche sintesi concreta.
Perchè le idee e la casacca possono essere diverse, ma alla fine entrambi (e tutti gli altri eletti in Comune e Parlamento) hanno un identico datore di lavoro: Parma. E spero che, a parte il modesto cronista-blogger, anche le altre istituzioni, il mondo dell’impresa e quello di media ed intellettuali lo ricordi ad entrambi.
(Ps – Complimenti all’ex avversario Pietro Ferraguti: come mi tocca ammettere a denti stretti dagli anni ’90, Adrasto ha saputo inventare una formula di talk show parmigiano che non sente l’usura degli anni. Buon lavoro a lui e alla “mia” Tv Parma, oggi insieme con un grande potenziale e con grandi responsabilità).
Lascia un commento