https://parma.repubblica.it/cronaca/2019/02/26/news/froneri_dice_addio_a_parma_licenziati_anche_gli_impiegati-220183017/
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Tema di Anders Noren — Torna su ↑
Febbraio 26, 2019 il 7:08 pm
Tutto molto interessante l’articolo, ma non sarebbe meglio che mettessi il link di La Repubblica anzichè il tuo blog personale? Perchè uno deve fare click sul tuo sito per leggere le notizie fatte con il sudore di un altro giornalista.? Se non mi rispondi andrò avanti all’infinito anche sui social
Febbraio 26, 2019 il 7:49 pm
La frase finale è una stupidata, perchè io rispondo da sempre a chiunque: lo facevo dal 2008 al 2016 quando gestivo la Gazzetta web e lo faccio da 3 anni nei miei blog e su facebook. E rispondo anche a chi usa toni idioti come questi. Al sudore del giornalista non sottraggo nulla, perchè fin dal titolo è chiaro che non si tratta di un articolo mio ma di quella determinata testata. Il mio sito, però, fa a sua volta una piccola operazione: ovvero sceglie nella rassegna stampa locale e nazionale gli articoli che a mio avviso meritano di essere letti. E lo faccio attraverso un sito che si chiama web edicola: quindi con lo stesso ruolo che hanno le rassegne stampa tv e con la stessa modalità che ha Google quando tu fai una ricerca e lui ti manda su un link diverso, compresi appunto i link ai giornali. Non ci guadagno nulla di monetario (quindi si conferma molto stupida la tua frase finale), però lo utilizzo come materia di studio e poi di insegnamento agli studenti: non certo per rubare ad altri il frutto del loro sudore ma per capire se si può replicare, e in che modo, la filosofia di google in chiave locale. E, come ripeto, poichè la mia è una selezione c’è comunque un valore aggiunto per chi, aprendo il mio sito, si trova davanti gli articoli da me consigliati. Fermo restando che, se uno non vuole passare dal mio clic, vedendo che c’è un articolo su Repubblica può anche scegliere di andare direttamente lì: ma vedrai facilmente che l’operazione non è più rapida della mia, perchè o vai sull’home page di Repubblica e poi cerchi gli articoli oppure è più breve passare da me (o da Google). Fra l’altro, mi capita spessissimo (sia con Repubblica che con altri) di limitarmi a condividere i loro link: quindi in quei casi restituisco il mio “sudore” procurando – gratis – maggiore visibilità a questo o quell’articolo di questa o quella testata. Ora ti è più chiaro? Se non lo è ti rispondo volentieri, ma se i toni saranno quelli dell’ultima riga stavolta il commento volerà nel cestino
Febbraio 26, 2019 il 10:13 pm
Billy, ma tu pensi veramente (sii sincero) che la gente passi attraverso il tuo sito digitando di sua spontanea volontà parma.billy punto wordpress punto com ??????? Oppure la cernita dei tuoi articoli la vede sul tuo profilo fb???Siccome la cernita la vede praticamente solo attraverso la tua pagina fb è inutile canalizzarla sul tuo blog. Ora, siccome riesci forse a vedere le statistiche: quanti solo gli accessi diretti al tuo blog e quanti dalla tua pagina fb??? Sbaglio se dico 99,99% da fb?
Per cui non ha senso il discorso che hai fatto e “google” è già “facebook”
Febbraio 26, 2019 il 10:51 pm
Se google è già facebook tu dovresti arrivare all’articolo originale non attraverso me. Io (e ribadisco che lo faccio senza guadagnarci nulla ma solo come esperimento mio per studio e per hobby) dò comunque un valore aggiunto: avendo 5mila amici su facebook, per chi mi segue è possibile apprendere che su una determinata testata locale o nazionale (in questo caso Parma Repubblica) c’è un articolo che io ritengo degno di interesse. E il “prezzo” che ti faccio pagare è transitare dal mio sito, che ovviamente – come tu dici – è solo grazie a FB che può realizzare il 90% degli accessi. Certo, per me pensionato che lo faccio per hobby non cambierebbe molto se mettessi il link diretto (ma non cambierebbe nulla neppure se non mettessi alcun link). Mentre per un giovane che domani aprisse un proprio sito e dovesse vivere di quello può essere interessante conoscere dei filoni con cui arrotondare i propri clic. E, sia chiaro, non stiamo rubando nulla a nessuno: facciamo semplicemente un lavoro di rassegna stampa, scelta e segnalazione. Ovviamente non è questo che può risolvere i problemi di un giovane e del suo sito: infatti parallelamente porto avanti altri esperimenti, dal Buongiorno Parma ai ristoranti ai luoghi da visitare a Parma all’album fotografico di Parmabella ecc. ecc. Ma rispettando – lo ripeto con molta chiarezza – il “sudore” altrui. Anzi, nel 2017 (l’anno i cui ho più curato Parmabilly, ho “regalato” a Parma repubblica 3mila clic, 6mila a Gazzetta e quasi 1500 a Parmadaily…)