Quanti contorsionismi, quanti distinguo, quante arrampicate sugli specchi vedo sui social per non dover ammettere che domani è una Festa…
Quante rispettabili intelligenze sprecate, pur di non ammettere che tutto (crudeltà e orrori partigiani compresi, certamente da non negare o nascondere) nacque da 23 anni: ripeto, ventitrè lunghissimi anni di dittatura, violenze, sangue (perfino di un parlamentare, come dovrebbe ricordare chi in quel Parlamento siede oggi non sempre degnamente), leggi razziali, guerra e miserie.
Quindi non c’è bisogno di tante parole. Bastano queste poche immagini tratte dal fondamentale libro Parma kaputt di Baldassarre Molossi e Aldo Curti (non propriamente due bolscevichi…). Un eccidio a Vigatto, il paese di Cereseto a fuoco e fiamme, le bombe a due passi dal Battistero e appunto il 25 Aprile. Parma kaputt o Parma liberata: ognuno può scegliere come vuole, ma di sicuro non può fare confusione. Parma kaputt, o Parma liberata…
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