Una bella intervista “parmigiana”. Ieri sulla Gazzetta dello sport Arrigo Sacchi ha dialogato con il giornalista Andrea Schianchi sul campionato quasi concluso. La straordinaria stagione dell’Atalanta, la volata Champions, un livellamento più verso il basso che verso l’alto. E poi il Parma…
Poche parole ma chiarissime: “Al Parma vanno i miei complimenti per la salvezza: un vero miracolo sportivo”. Già, perchè chiunque capisca appena di calcio capiva bene le difficoltà di chi 4 anni fa era in serie D: un quadruplo salto in alto non solo per chi scende in campo, ma anche per il settore tecnico ed una dirigenza nata dal nulla (Nulla, sul vocabolario calcistico parmigiano, è sinonimo di Ghirardi-Leonardi…).
E anche se questo Sacchi non lo dice, è altrettanto evidente che il miracolo fa riferimento anche al valore di una rosa che non comprendeva certo top player. Eppure…
…eppure nella capitale della puzza sotto il naso tanti sono scontenti. Gli stessi che probabilmente giudicarono perdente un certo Carletto Ancelotti (…), con la stessa supponenza da tre anni prevedono esiti catastrofici con D’Aversa. Che forse al momento non è in lizza per il Nobel del calcio spumeggiante (che però a sua volta richiede giocatori di talento), ma che ha centrato tre obiettivi su tre: uno più difficile dell’altro. L’ultimo, appunto, un miracolo. “Straordinèrio”, aggiungerebbe Sacchi nella versione Crozza.
L’altro miracolo, aggiungo io, è che neppure la vicenda della mancata acquisizione cinese ha interrotto un cammino da sogno. Ora, semmai, si tratta di pianificare un futuro sostenibile: nel quale la serie A sia un obiettivo da inventare e non un diritto divino acquisito come certi frequentatori del Tardini pensano. L’Atalanta mostra una strada interessante e il coraggio di un ct come Mancini dice anche che si può osare qualcosa di più con i giovani. Una versione aggiornata e adattata della straordinaria stagione Ceresini-Sogliano, anche se ovviamente la serie A non è la B o la C.
Ma l’unica certezza è che per mantenere questa A miracolosa, occorreranno tanta umiltà e tanta pazienza. Quanto alle critiche di certi “tifosi-esperti”, speriamo di rileggerle anche il prossimo inverno: ormai è provato che portano bene…
(La bella foto è tratta dal profilo Instagram del Parma calcio 1913)
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