Ci divideremo certamente anche su questo, come è nell’indole di noi parmigiani. Ma almeno per un giorno, godiamoci questo bel weekend in giallo, di una città prima festosa ad invadere le strade del centro e poi in veste più ufficiale, ma non meno gioiosa, con la visita e il bel discorso del Capo dello Stato. Ecco:
già solo guardare le immagini di ieri e di oggi (oltre al mio telefonino sono andato in prestito dal sito del Comune e dall’amico Vittorio Gallese) non può non trasmettere orgoglio.
Non era scontato diventare Capitale della Cultura (in Italia ci sono decine e decine di Capitali della Cultura…), non era scontata tanta partecipazione alla parata di ieri, per una volta ben diversa dalle passerelle d’elite per le quali la città ha vocazione. E la presenza oggi di un Presidente della Repubblica come Mattarella ha elevato i toni e ci ha ricordato che questo 2020 sarà un anno di opportunità ma anche di responsabilità.
Non è, e non potrebbe essere, una bacchetta magica che farà sparire i problemi (la vicenda dei Teatri delle Briciole e del Cerchio, in questo senso, sono un monito a restare con i piedi per terra), e sicuramente non mancheranno intoppi o magagne, Ma un anno di immersione nella Cultura non potrà che farci bene: specie se, come ha detto l’assessore Guerra con una frase che mi è piaciuta molto, lo trasformeremo in un anno di studio. Perchè la vera Cultura è inseguire ciò che non si sa.
Buon 2020, Parma!
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