Quando tutto questo sarà finito, quando torneremo ad aprire anche gli stadi e magari impareremo presto a dare esagerata importanza a var e fuorigioco, prima che le prime squadre tornino ad inseguire un pallone sarebbe bello che in tutti gli stadi (e ovviamente io penso al Tardini) si facesse sfilare, a raccogliere gli applausi ed il grazie di decine di migliaia di persone, la straordinaria Nazionale dei Medici che sta letteralmente tenendo in piedi il Paese. Medici e, ovviamente, con loro tutte le categorie del mondo della Sanità oggi in prima linea.
Già mi immagino, qui da noi, che scenografia sarebbero capaci di allestire i Boys, i Boys dell’ambulanza alla Pubblica e delle riffe benefiche. E in una città dove il calcio e la società crociata non hanno ceduto agli egoismi miopi di altre città, sono sicuro che ci sarebbe un boato maggiore che per il gol “definitivo” di Crespo che ancora rimbomba.
E a centrocampo, mi piacerebbe che parlasse solo qualcuno di loro, prima che il sindaco – a nome di tutti – anticipasse quello che sarà un indiscutibile Sant’Ilario e premiasse questi Parmigiani di cui oggi tutti noi dobbiamo andar fieri.
E ovviamente, nel frattempo, noi facciamo almeno la nostra parte rispettando prescrizioni e precauzioni.
Marzo 25, 2020 il 11:10 am
E’ banale dire grazie ai medici, e sentendo certe interviste questi “grazie” ed “eroi” suonano come una presa in giro. Non serve tutto questo: servono investimenti alla sanità, aumento dei loro stipendi visto che sono pagati molto meno me che faccio un mestiere senza grandi responsabilità.
Dove erano gli intellettuali locali quando a Parma e in Italia la Sanità subiva tagli? Dove erano quando Parma vedeva ridotti i fondi dalla Regione? Dove erano i loro articoli quando i migliori medici laureati in Emilia scappavano all’estero o quando alle infermiere venivano chiesti turni massacranti? Ve lo dico io dove erano: in biblioteca a parlare dei fantasmi del razzismo con i loro maglioncini a collo lungo
Nel post covid tutte queste cose non servono, non c’è tempo, non sarebbe neanche di buon gusto perchè l’emergenza finirà tra tanto tempo per esser conclusa: servono tantissimi soldi alla sanità e un concetto di valori e di priorità per la politica che deve cambiare. Questa è l’unica cosa che ha senso a fare.
Mondo del calcio: il calcio subirà un tracollo pazzesco e chi vuole fare l’intellettuale dovrebbe raccogliere la penosa pubblicità sia a Parma che in Italia che fanno coloro che ruotano attorno a questo mondo con beneficenze pubblicizzate, con tamponi che vengono dati ai giocatori e non ai medici (di cosa da dire intelligenti ne avrebbero le ragazze del laboratorio, invece si perdono in drammi interiori a cui nessuno frega), di vergognose richieste di aiuto al governo per pagare giocatori milionari.
Vogliamo parlare di calcio e di Tardini? Bene, parliamo di un ridimensionamento del calcio che dovrà essere l’ultimo dei nostri problemi. Vogliamo fare qualcosa per la sanità? Aumenti degli stipendi e del personale. Le targhette e gli applausi non sono mai serviti, e se uno ascolta le interviste dei medici forse danno lore pure fastidio.
Questo articolo ritrate un mondo idilliaco, “imagine there’s no country and no religion too”, ma la realtà del post covid sarà brutale, e certe persone dovrebbero fare analisi più profonde almeno da giustificare il maglioncino a collo lungo
Marzo 25, 2020 il 11:14 am
Ma va…? Meno male che ce lo hai spiegato, anonimo. La prossima volta firmati con una foto, che così ci divertiamo in due.