“Non eravamo sicuri di farcela”. Sono lì accanto, non sono supereroi, ma in quelle tute arancioni e in quel gialloblù che è sui mezzi che vediamo ogni giorno in città c’è il vero cuore di Parma. C’è la città che ce l’ha fatta, senza perdere tempo in recriminazioni ma mettendosi al lavoro: al lavoro per gli altri, perchè “Sono nei guai anch’io ma non mi tiro indietro”…
Doveva essere “solo” l’inaugurazione di due nuovi mezzi dell’Assistenza Pubblica, ma è stata una lezione che dovrebbe essere diffusa e contagiare – stavolta sì – l’intera città. Una lezione che già iniziava proprio dalle due donazioni: dalla generosità al servizio della comunità. In un caso, addirittura, è generosità anonima, con una splendida e non retorica frase sull’ambulanza di “mamma Maria”: Insieme ce la faremo.
Una lezione perchè anche l’inaugurazione non piò interrompere la normale attività, e allora a un certo punto ci si deve spostare e liberare il cortile, perchè l’altoparlante ha indicato un’urgenza e già l’ambulanza con il suo equipaggio è pronta a lasciare il suo garage e a svoltare in via Gorizia per la sua corsa per la vita: a sirena spiegata per battere il tempo (già: proprio come lo slogan di Parma Capitale della Cultura, e infatti che Cultura è più importante dello spendersi per gli altri?).
Una lezione perchè nel successivo e familiare (anche per le restrizioni antiCovid) ma intenso e concreto incontro col sindaco Pizzarotti scorrono i numeri, i chilometri, i servizi di questo anno funesto ma con la barra dritta anche nei giorni dei dubbi di cui si diceva.
E ho trovato bellissimo che la sintesi dei discorsi di Luca Bellingeri e Filippo Mordacci (“La Pubblica ha continuato a fare la Pubblica”) sia diventato poi titolo della Gazzetta. Perchè non occorrevano altre spiegazioni: ogni parmigiano sa bene che se la Pubblica fa la Pubblica significa che si spende per tutti noi, con la professionalità e la generosità che ne hanno fatto la storia.
Così, anche il vecchio cronista che per nuovo privilegio può ora osservare questa associazione più da vicino, torna a casa arricchito, ammirato, e covinto che le parole di quell’ambulanza di mamma Maria potranno davvero funzionare: Insieme ce la faremo.
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