Uno non sarebbe bastato, così oggi in via Toscana la parola miracolo si leggeva due volte. Da una parte la Corte dei miracoli (che di solito si “accontenta”, quanto a miracoli, di ospitare quelli che a Parma nessuno vuole), Dall’altra, qualcuno che evidentemente crede anche in qualcosa di più “alto” ha scritto proprio “Un miracolo” in un estemporaneo cartello appeso davanti alla cappellina all’angolo con via Paullo, e proprio davanti al luogo centrale dell’incidente, così come La Corte dei miracoli è di pochi metri più avanti.

Lo confesso: quando oggi pomeriggio ho deciso di recarmi in via Toscana, la curiosità (che diversamente dai cronisti non va mai in pensione…) era doppia: da una parte, certamente, volevo vedere un po’ più da vicino quello che Tv Parma e Gazzetta hanno comunque raccontato in dettaglio. Ma la seconda curiosità potrei definirla “guareschiana”: fin dalle prime immagini viste in tv, mi aveva colpito quel fotogramma da Mondo Piccolo, con quella cappelletta indenne in mezzo ai treni così come la Madonnina del Borghetto era rimasta nonostante fosse stata agganciata al camion voluto da Peppone nel film Don Camillo monsignore ma non troppo.

E’ solo una suggestione letteraria e cinematografica, ovviamente, e come dicevamo, tutto va al di là dell’aver fede o meno che è scelta personale. Però, come potete vedere ancor meglio nella fotogallery qui sotto, l’impressione di avere scampato davvero qualcosa di tragico o addirittura una possibile strage è inevitabile. E siccome i “miracoli” non si ripetono spesso, sarà bene ora chiarire a fondo le cause dell’incidente per far sì che quel rischio non si debba più correre. Né a Parma né altrove.

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