Certo: l’ideale sarebbe leggerlo con i piedi nell’acqua, o davanti a qualche bellezza. Ma uno dei modi più straordinari per “viaggiare” è leggere. Specie quando

c’è chi sa farci “vedere” anche ciò che non abbiamo davanti in quel momento.

Come dico a lezione ai miei studenti di Giornalismo, la valorizzazione territoriale e culturale dei tanti splendidi borghi d’Italia è uno dei territori da battere. E non si tratta solo di valorizzazione turistica (o gastronomica, anche se la Cultura si annida anche a tavola…): raccontare i territori può significare davvero diffondere Cultura. Un obiettivo che dovrebbe valere ovunque, ma che può essere ancora più importante per quel nostro Sud che troppi italiani ancora conoscono solo in parte.

Il libro “In Puglia” di Piero Meli, edito da Perrone nella collana Passaggi di dogana che mi hanno fatto conoscere i bravissimi librai di Diari di bordo ne è un esempio perfetto. Da Trani a Bari e da Gargano al Salento, Meli ci guida in una stimolante carrellata letteraria, che va – come dice il sottotitolo – da Alda Merini a Mario Desiati, ma passa anche per Pier Paolo Pasolini, Anna Maria Ortese e molti altri.

Fa venire voglia di viaggiare e insieme di leggere: che cosa chiedere di più a un libro…?

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