Sbagliereste di grosso se pensaste che questo articolo è diretto a una nicchia di appassionati e magari un po’ fanatici, oppure a quelle comitiva che appena possibile se ne vanno in giro a osservare piante, farfalle e perfino feci sparse per i sentieri.
Certo, la guida di cui parliamo sarà sicuramente uno strumento preziosissimo per chi pratica escursioni naturalistiche vicine o lontane: ma è davvero molto di più. Lo si è capito fin dalle prime battute della presentazione alla Feltrinelli, con gli autori Franca Zanichelli e Francesco Mezzatesta e il professore Donato Grasso della nostra Università.
“Biowatching” è una felicissima intuizione di Francesco Mezzatesta, destinata probabilmente ad avere la stessa fortuna del birdwatching di cui Mezzatesta, a lungo presidente della Lipu, fu un pioniere. Quanto a Franca, dal Taro all’arcipelago toscano la sua è una carriera di professionalità e appassionata difesa della Natura: una difesa così appassionata ed intelligente che alla fine è parsa un bastone fra le ruote per la miope e intrallazzona politica che nonostante decenni di calamità ancora non si fa problemi nel volere una strada in una zona franosa o – come si è visto – nel sovrapporre assurdamente un ponte, gigante fragile, sulle case di Genova.
Così, se la guida può sembrare davvero specificità per addetti ai lavori (come distinguere 9 tipi di ragnatele, 5 fori di picchio, come riconoscere i mammiferi dai loro escrementi…), basterebbe leggere l’introduzione per capire che invece quel libro riguarda noi tutti. Una introduzione che non è solo una scolastica spiegazione della “Biodiversità”, ma che è inno e storia di una doppia vita dedicata alla Natura. E’ poesia, quando spiega la necessità di un giusto rapporto prede-predatori con il rispetto degli spazi (ampi o infinitesimi) delle varie specie.
Ed è anche – e su questo dovremmo riflettere in tanti – economia, quando ad esempio spiega i danni quasi incalcolabili dell’immissione di specie aliene, come il pesce siluro. Ed è, come ricordò il prof. Rizzolatti alla presentazione del progetto poi vincente di Parma capitale 2020, anche Cultura: perchè la Cultura non può essere solo quella umanistica, pur preziosissima. E ignorare certi aspetti ambientali non dovrebbe essere meno grave che non sapere chi era Garibaldi: anche qui il libro è davvero prezioso grazie anche alle splendide illustrazioni di Lorenzo Dotti.
Un libro che arriva proprio mentre la città esulta per la retromarcia sul divieto ai veicoli “Euro 4”. Un’esultanza che è forse istintivamente comprensibile per chi avrebbe dovuto cambiare auto, ma che è masochistica ed assurda se pensiamo ai crescenti disastrosi effetti di quei cambiamenti climatici che la politica e noi stessi non riusciamo quasi a capire di doverci opporre. A prezzo di qualche sacrificio, che però la Natura ricompenserebbe così come è certo che per i nostri guasti la Natura presenta irrimediabilmente il conto. E non sono sempre sacrifici complicati: come si sta dimostrando con il progetto per tutelare i rondoni, provvidenziali sbafatori di mosche e zanzare.
Biowatching: Italia, Mediterraneo, Tropici (Francesco Mezzatesta- Franca Zanichelli, Ricca editore). – 240 pagine – 19,90 euro
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