“Risse ripetute specie la notte, un accoltellamento alla luce del sole, il confine labile tra legalità e illegalità, la gente che ha paura ad uscire di casa anche di giorno”. Sono parole dei Nostri Borghi, l’associazione che da tempo si batte encomiabilmente per richiamare istituzioni, mass media e cittadini sul tema della sicurezza, soprattutto nella “porzione di città compresa tra le vie Garibaldi, Cavallotti, Naviglio e Mentana”. Sono parole dell’11 marzo 2002.
Già. Se in questo fine settimana il presidente dell’associazione I Nostri Borghi, Fabrizio Pallini ha riproposto il tema di “una città che sta diventando un Far West”, nessuno come lui può spiegare a chi non lo sa o lo ha dimenticato o non crede nelle statistiche ufficiali che il “far west”, da quelle parti, data da oltre 20 anni. Era infatti il novembre 2000, quando l’associazione iniziò appunto a sollecitare le istituzioni su questa emergenza sicurezza, come spiegava lo stesso Pallini nel fax diffuso alle redazioni (si andava ancora con i fax…) che potete leggere per intero a fondo articolo.
E quindi non si può che essere d’accordo con Pallini e i Nostri Borghi: è sconsolante e inaccettabile che dopo un quarto di secolo (anzi di più, perché i problemi spesso datano a partire dagli anni Novanta) ci si ritrovi a constatare che poco è cambiato, al di là del colore delle giunte che si sono succedute a Parma così come i governi a Roma (dalle ultime giunte di sinistra di fine anni Novanta con Lavagetto, alla stagione civica di Ubaldi e Vignali, al doppio mandato di Pizzarotti con Effetto Parma, all’attuale giunta di centrosinistra guidata da Guerra). Che è poi quello che già ci dicevano le cifre delle puntate precedenti della nostra inchiesta (le trovate a fondo articolo), ma ovviamente questo non può e non deve consolare nessuno: anzi, dovremmo semmai interrogarci sul perché lo Stato e la politica non riescano ad affrontare davvero il problema criminalità e a rendere le città più sicure,
Ai Nostri Borghi, sicuramente, deve andare il grazie della cittadinanza, per come l’associazione si batte per tenere vivo il problema. Ed è un esempio, quello del loro gruppo, che dovrebbe coinvolgere tutta la città. Ma per capire bene il problema, come in tante altre cose, è importante anche studiarne le origini. E chiedersi perché da 25 anni siamo costretti a ripeterci le stesse cose.
DOSSIER SICUREZZA PARMA – Leggi le puntate precedenti: 1) Le 10 vere domande che dovremmo porci , 2) Reati: quanti sono e quando sono aumentati , 3) Da quando siamo un “Far West”?
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