Li guardo e mi guardo, sempre più dubbioso sulle parole con cui sintonizzarsi alla generazione degli smartphone. Oggi invece abbiamo con loro un appuntamento scritto sulla carta:
Che cosa avrebbe chiesto Parma al 2024, se anche le città fossero persone e brindassero a ogni anno nuovo facendo buoni propositi? La risposta, paradossalmente, ce la può dare
L’altra sera guardavo al TG La7 il video, commentato da Enrico Mentana con la notizia della sentenza di condanna, delle persone che avevano devastato la sede della Cgil. Ho scritto persone, e non
“Non c’è più luce di Natale”, ci diceva un verso di Pier Paolo Pasolini di oltre 60 anni fa che in queste ore abbiamo riletto nella sua (purtroppo) attualità. E allora, di contro, mi è venuto da pensare a un’altra… Continua a leggere →
E’ il “monumento” a un sogno. A un avvenimento mai avvenuto realmente. O forse sì: se pensiamo a
Un verso dei suoi: “non c’è più luce di Natale”. Un verso dei suoi perché guardava lontano, già nel
Solo poche righe per invitarvi a vivere una emozione. Avete tempo fino al 7 gennaio per vedere
Se la Deposizione è una straordinaria composizione d’insieme, con i Mesi e le Stagioni Benedetto Antelami – forse insieme ad alcuni suoi collaboratori – ci ha lasciato un inestimabile inno all’operosità e alla civiltà contadina che avrebbe caratterizzato Parma per… Continua a leggere →
“Anno milleno centeno septvageno octavo”: è del 1178 uno dei più straordinari capolavori ospitati nella nostra città: la Deposizione. E nella scritta si aggiunge anche la “firma” del suo geniale autore:
L’accostamento fra gli affreschi del Battistero e quelli della Camera di San Paolo, quello fra i Mesi dell’Antelami e i riti dell’agricoltura in provincia. E poi i versi di
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